Carte di giubilo: album fotografici e diplomi per celebrare gli anniversari
02 Marzo 2023
Le celebrazioni degli anniversari sono sempre state per Generali momenti importanti sia per il pubblico di azionisti e collaboratori, quanto internamente nei confronti dei propri impiegati, funzionari e dirigenti. Non semplici occasioni di festa, quindi, ma tappe storiche identitarie di cui onorare il raggiungimento e suggellare il valore nel tempo. Sono questi gli auspici che ricorrono sulle pagine dei giubilari ricevuti da Generali dalle principali agenzie e direzioni sparse in tutta Europa in occasione di traguardi come gli anniversari della fondazione: il 50° (1881), il 75° (1906) e il primo Centenario (1931). Si tratta di diplomi augurali generalmente vergati su pergamena con varie grafie a mano di artisti, a volte miniati con i simboli araldici delle città committenti o con temi decorativi classici d’ispirazione floreale e generalmente rilegati in coperte di cuoio con incisioni o fregi dorati, in alcuni casi anche impreziosite con inserti di metalli e pietre preziose. E come in tutti i biglietti d’auguri che si rispettino: i volti e le firme dei principali funzionari che si rendevano portavoce degli uffici auguranti, anche se in qualche caso furono proprio tutti gli impiegati ad apporre il proprio nome in calce, arrivando a contarne fino a diverse centinaia.
Anniversari anche privati. Nei verbali del Consiglio direttoriale, conservati presso l’Archivio Storico, si trovano spesso riferimenti anche a regali commissionati da Generali in occasione di anniversari significativi delle carriere personali, come il 25° di servizio oppure il pensionamento. Era usanza della società già dall’Ottocento, infatti, ricordare le ricorrenze interne, oltre che con gratifiche speciali, anche con diplomi finemente decorati, pergamene, album fotografici, libri o ritratti (sia pittorici che scultorei), oppure con l’istituzione di fondazioni benefiche intitolate ai funzionari festeggiati. Questa sezione dell’heritage aziendale è andata stratificandosi nel tempo grazie al radicato senso di appartenenza alla Compagnia di coloro che tali omaggi e riconoscimenti li ricevettero e che, dopo aver prestato la propria opera in Generali o in compagnie del Gruppo spesso per tutta una vita, lasciarono questi loro effetti personali alla società al momento del commiato, a testimonianza dello stretto legame professionale e della vicinanza morale tra essi e la Compagnia, della continuità tra la loro vita lavorativa e la sfera privata.
La collezione include anche alcuni diplomi di concessione di nobiltà rilasciati a esponenti dei vertici societari, in alcuni casi rimasti in possesso della Compagnia, mentre in altri sono confluiti inegli archivi personali, come nel caso del presidente Marco Besso, del quale si conservano anche numerose testimonianze di benemerenza connesse con la sua attività lavorativa a Generali e che oggi sono conservate presso l’omonima Fondazione da lui istituita a Roma.
La gemma più antica della raccolta dei giubilari è proprio un diploma del 1852 con cui venne concesso il cavalierato di terza classe a Giovanni Battista Benvenuti, direttore dell’agenzia generale di Vienna e direttore della banca nazionale austriaca. Racchiuso in una cartella in velluto color porpora e minuziosamente decorato con stemmi e simboli araldici della corona austriaca, rende conto dei meriti di quest’uomo d’affari dal profilo assai elevato, ripetendone il nome accompagnato da lodi su tutte le pagine del documento in fogge grafiche multiformi e policrome.
Il più antico album fotografico conservato dall’Archivio Generali risale al 1887 ed è dedicato al segretario di Direzione Davide Cusin, stimato impiegato della Direzione di Trieste, per il raggiungimento del suo 25° anno di servizio. L’album raccoglie circa un centinaio di fotografie dei dipendenti, molti dei quali identificati con nome e cognome. Costituito da un raccoglitore (brevettato) sfogliabile in verticale come uno schedario, da questo giubilare emergono il riconoscimento e la gratitudine della Direzione Centrale per il servizio svolto da Davide Cusin negli anni, con l’augurio e la speranza che il rapporto di lavoro potesse durare ancora a lungo.
Tra i destinatari dei giubilari figurano altresì diversi nomi di funzionari molto noti nella storia della Compagnia. È il caso, ad esempio, di Giuseppe Besso, fratello di Marco, che fu a lungo segretario generale e poi direttore a Trieste, di Edmondo Richetti, anche lui segretario generale, dell’avvocato Ettore Richetti, che sedette per decenni nel Consiglio di amministrazione di Generali, di Arturo Kellner, segretario della Direzione veneta, e di Ermanno Gentilli, direttore dell’Anonima Infortuni di Milano, compagnia figlia di Generali fondata nel 1896. Altri lo sono oggi forse un po’ meno, come Antonio Kenda, funzionario del ramo trasporti, anche se a parlare rimangono le significative testimonianze dei loro diplomi.
I diplomi venivano dipinti a mano da decoratori e calligrafi, che in qualche caso apposero la loro firma sull’opera. Pietro Antonio Sencig, autore delle belle pergamene per i fratelli Ettore ed Edmondo Richetti, formatosi all’Accademia di belle arti di Vienna, ha lasciato una discreta traccia nella pittura locale come cartellonista, ritrattista e affrescatore a Trieste e a Udine. Per Ettore Richetti realizzò nel 1914, su commissione della Direzione di pubblica beneficenza di Trieste, un diploma miniato per festeggiare i venticinque anni di patrocinio gratuito che Richetti prestò a favore dell’istituto. Su incarico della compagnia, Sencig decorò per Edmondo Richetti un fascicoletto composto da otto pagine pergamenacee, che comprendono frontespizio e trascrizione del discorso in suo onore pronunciato il 26 marzo 1913 da Abramo Sabato Besso, responsabile in Generali della direzione per l’Oriente, seguiti da un elenco con i nomi degli impiegati della Direzione centrale, veneta e di numerose agenzie, oggi tra le testimonianze più preziose per lo studio della storia aziendale.
È possibile ripercorrere le tappe più solenni della storia aziendale anche attraverso una raccolta fotografica (tra le più emozionanti) riguardante i festeggiamenti aziendali degli anniversari di fondazione riferiti al 50°, 75°, 100°, 125°, 150° e 175° e una sezione del patrimonio artistico aziendale che raccoglie medaglie e oggetti preziosi, spesso di carattere elaborato, che furono donati a Generali dalle direzioni estere o da società del Gruppo.
Ai giubilari in forma di diplomi cartacei si affianca una collezione di oggetti d’arte, preziosi cadeau che accompagnavano le pergamene augurali a coronamento della solennità della ricorrenza. È possibile ricercare questa collezione accedendo al catalogo online dedicato al patrimonio artistico, o seguendo gli approfondimenti disponibili nella sezione editoriale del sito e attraverso il box di ricerca generico presente in ogni pagina.